Quanti post pubblicare su Facebook?

Quanto pubblicare sui social network?

Quanti post pubblicare su Facebook
Quanti post pubblicare su Facebook e gli altri social network?

Domande interessanti che possono avere molteplici risposte; le quali possono variare in base a innumerevoli fattori, e che, anche nella stessa nicchia di mercato, possono avere soluzioni differenti.

Vediamo, in base alla nostra esperienza, quali sono le possibili soluzioni e risposte.

Ritaglia del tempo per la lettura e trova una posizione comoda, perché le risposte che leggerai non sono assolutamente ciò che ti aspetti di trovar scritto 🙂

Premessa indispensabile

Ciao sono Simone Longato co fondatore di MAGNET, mi occupo di comunicazione e marketing dal 2003.

Negli anni abbiamo acquisito e maturato skill verticali per aiutare le imprese e le attività ad essere sul mercato, implementando (nella migliore delle possibilità) strategie di comunicazione e marketing.

Precisamente dal 2008 gestiamo e offriamo consulenza per implementare strategie efficaci per i canali social delle attività.

Se pensi che l’attività di comunicazione realizzata per la tua impresa possa essere migliorata, contattaci così da scoprire se possiamo esserti d’aiuto con una consulenza singola, o se ci sono le basi per realizzare una strategia insieme; saremo ben lieti di valutare una collaborazione.



Quanti contenuti pubblicare nei social network?

quanti post pubblicare su instagram
Quanti post pubblicare su Instagram? Quanti al giorno? Vediamo la frequenza settimanale.

Smarchiamo il primo punto: la presenza nei canali social aziendali deve avere alcuni step fondamentali, tra questi c’è la costanza, un piano editoriale e degli obiettivi misurabili.

Ogni social ha una sua modalità di utilizzo e all’interno dello stesso social network spesso ci sono differenti formati che andrebbero gestiti nel tempo con una strategia di utilizzo.

Un esempio pratico è Instagram, dove si ha la possibilità di pubblicare in più formati come post foto e contenuti video, stories, reels e sulla IGTV.

Come si può ben capire stiamo parlando dello stesso social network, ma che al suo interno ha più spazi/formati dove poter pubblicare. Quindi la domanda che ne consegue è: quando e quanto devo pubblicare su ogni feed/formato di Instagram?

La risposta non è univoca e come detto in precedenza cambia da attività ad attività e se vuoi una consulenza specifica ti consiglio di contattarci.

La risposta a freddo potrebbe essere: non è obbligatorio essere in ogni social network, e non è obbligatorio presenziare ogni feed/formato di ogni social network.

L’altra faccia della medaglia è che se non si è presenti… semplicemente lo sarà qualcun altro al posto nostro.

I social network sono molto differenti tra loro, sia per utilizzo, sia per chi li utilizza, in alcuni casi anche per le funzionalità che troviamo all’interno; quindi la soluzione ideologicamente migliore è quella che ogni canale social dovrà avere una sua presenza differente. Ogni feed e formato all’interno di un social network dovrà avere quindi un suo utilizzo.

Ovviamente questo vuol dire pensare a differenti contenuti, di conseguenza avere tempo e risorse allocate.


Contattaci per migliorare la strategia nei social network

Ecco: tempo e risorse. Ti lascio alcuni approfondimenti che con il socio e collega Piero Giordano abbiamo realizzato in questi anni che possono dare qualche indicazione su come pensare una presenza nei social network:

  1. Come si affronta il mercato
  2. Budget da stanziare
  3. Le necessità dei potenziali clienti
  4. Piano d’azione

(Salvati questa pagina e, se non li hai ancora letti, ritorna a fine letture per approfondire)

LinkedIn post quanto pubblicare
Ogni quanto aggiornare la nostra pagina o profilo di LinkedIn?

Quindi ritornando alla domanda “quanti post/contenuti pubblicare nei social network”, rispondo con una serie di contro domande:

  1. Quale ambiente sociale presenziare?
  2. Con quale formato partire e poi quali formati utilizzare?
  3. Apro altri social network?
  4. Chi gestisce la community?
  5. Esiste un flusso di analisi, piano editoriale, sviluppo dei contenuti e successiva distribuzione?

Perché è importante capire come esserci in questi ambienti sociali, ma anche non disperdere l’investimento affinché ci sia un reale valore (da ambo le parti, cioè cliente e azienda) nella presenza.

Andiamo su un esempio pratico dove le risposte a mio avviso non sono così scontate.

Quanti post pubblicare su Facebook o Linkedin?

Devo esserci su Tik Tok? Con quanti video al giorno?

La risposta ti spiazzerà: prima di pensare a come avere una presenza nei social network, nella maggior parte dei casi è bene pensare al sito web.

quando è stato aggiornato il sito web
Lo sguardo del sito web alla domanda: “quando sono stato aggiornato l’ultima volta”? 🙂

Hai un sito web “scassato”?

Il sito internet è stato realizzato 10 anni fa e non è aggiornato dal 2019?

È visibile su Google?

Con tutti i vari progetti con i quali abbiamo collaborato e collaboriamo, solo in rarissime occasioni non abbiamo (anche) migliorato il sito web.

Le due attività (cioè presenza nei social network e sito web) sono imprescindibili. O per lo meno se utilizzi solo i social network rischi di perdere qualcosa.

Esempio pratico: vai nella tua pagina Facebook (o altro social se non hai la pagina Facebook), trova un contenuto interessante che hai pubblicato tempo fa.

Facile da trovare, vero? 😀

È assolutamente non facile, non immediato, ma soprattutto chi lo fa? C’è spesso troppa frustrazione in questa ricerca.

Questo perché i contenuti all’interno degli ambienti sociali si perdono, è difficile trovarli, bisogna scorrere e scorrere intere pubblicazioni e così via.

Nel sito web invece è molto più semplice.

Cerco qualcosa riferito al servizio X/al prodotto Y? Ci sarà una sua sezione accessibile, presumibilmente dal menù. C’è una ricerca interna che funziona bene o, se abbiamo il sito che è stato indicizzato dai motori di ricerca, posso scrivere su Google il nome del sito e cosa cerco. Esempio se cerco [magnetmarketing.it strategia per il b2b] su Google il motore di ricerca mi identifica questa soluzione

magnetmarketing.it strategia per il b2b cerca con Google

Esiste una ricerca interna anche nelle pagine Facebook, ma funziona in maniera differente. La ricerca nei motori di ricerca funziona a “comprensione”, cioè l’algoritmo cerca di capire cosa si sta cercando anche se non scriviamo esattamente quella cosa.

La ricerca su Facebook se sei vago ti trova altro.

come cercare un post all'interno di una pagina Facebook
Come cercare un post all’interno di una pagina facebook

Esempio su Google posso scrivere: [NOME AZIENDA + divano bianco].

Il risultati che mi darà saranno una serie di risorse dove troverò anche il divano che stavo cercando, visto in precedenza, anche senza ricordate il nome esatto del divano.

Mentre nella ricerca su Facebook se cerco all’interno della pagina il nome specifico del divano, mi darà come risultato i post che contengono la parola, ma che non sempre possono essere la risposta corretta alla nostra domanda 🙂

Prendiamo l’esempio di un progetto che seguiamo: L’azienda si chiama “Convert Casa”, producono divani artigianali e su misura. Il test lo faremo sul divano Raphael. È un divano bianco 🙂

Ricerca Generale nella pagina Facebook: ricerco [divano bianco] e mi restituisce un divano giallo 🙂

Come ricerca Facebook
Come ricerca Facebook

Ricerca generale su Google: [convert casa divano bianco] e al 6°/7° risultato trovo il divano che cercavo, senza il ricordare il nome del divano.

Ricerca su Google più precisa

Ricerca con il nome del divano sulla pagina Facebook: [raphael] -> ora mi trova il post, ma devo esattamente ricordare il nome del divano.

Ricerca specifica [brand +prodotto] all'interno della pagina Facebook
Ricerca specifica [brand +prodotto] all’interno della pagina Facebook

Quindi, che nel 2022 (momento nel quale sto scrivendo questo contenuto), la prima domanda quando si parla di “avere una presenza online” ricada proprio sui social network, non è esattamente la risposta giusta, prima andiamo a vedere il sito web in che stato è, che ruolo ha, se è migliorabile e come possiamo realizzare asset strategici.


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Riprendiamo

Quanti contenuti pubblicare alla settimana? e al mese?

Quanti contenuti pubblicare sui social network
Quanti contenuti pubblicare sui social network? con che frequenza?

Esistono varie filosofie di pensiero: quantità e qualità.

Noi di MAGNET propendiamo sempre per la seconda, cioè la qualità dei contenuti che andremo a realizzare.

Con la quantità non è pensabile avere un alto livello di pubblicazione, ma si ha più costanza e più visibilità “gratuita”. Ma quanto tempo/soldi/risorse sono necessari per creare, ad esempio, un contenuto al giorno?

Poi questo contenuto al giorno deve essere rimodellato per i vari formati del social stesso e per più social network?

Creo un post su Instagram, poi realizzo anche una storia per supportarlo, un video e lo stesso contenuto lo condivido anche su Facebook, Linkedin, Youtube? E se lo condivido su Youtube, prendo in considerazione anche gli shorts (cioè, perdonate il paragone, le stories di Youtube)? Capiamo subito che dietro ad un singolo post c’è un grande lavoro di “ripubblicazione”, ma è necessario utilizzare tutti questi byte per realizzare tutti questi post?

Secondo me: no.

(ecco cosa sono gli Shorts di Youtube)

Shorts Youtube
Shorts Youtube

Riprendo le domande iniziali e rispondo ad una, ad una.

Quale ambiente sociale presenziare?

Tradotto vuol dire: che social network utilizzo per la mia attività.

Brevemente: la scelta dovrebbe ricadere nel social network che più ci appartiene come termini di pubblico, come usabilità, come spazio di manovra.

Quel social network dove abbiamo la possibilità di stare più facilmente, dove non sembriamo un pesce fuori dall’acqua, dove abbiamo qualcosa da dire e abbiamo la possibilità di costruire intorno a noi un pubblico e una community. Dove abbiamo la possibilità di avere obiettivi e tracciare i risultati.

Quindi scegliere UN social e dedicarsi a quello.

Con quale formato partire e poi quali formati utilizzare?

ogni quanto pubblicare un video

Anche qui: scegliere UN formato e utilizzare quello. Magari ogni tanto utilizzare un secondo formato di supporto. Ma sarà davvero difficile utilizzarli tutti.

Esempio, questa volta cambiando piattaforma sociale, su Linkedin [qui trovi una guida per Linkedin e qui come utilizzare Linkedin per le Imprese].

Su Linkedin ho la possibilità di pubblicare un post, un articolo all’interno di Linkedin, una newsletter, fino a qualche mese era possibile anche utilizzare le stories e prossimamente pubblicare un podcast.

Quindi se ho un contenuto e lo voglio pubblicare su LinkedIn, devo farci un post, poi un testo scritto/articolo, un contenuto video, organizzare e creare una newsletter e, quando sarà attivo anche in Italia, realizzare un contenuto audio?

Impensabile o per lo meno: avrai necessità di molto tempo e molte risorse! Ognuno di questi formati deve essere utilizzato per un motivo specifico e unico. In caso contrario il vostro profilo o pagina aziendale diventerà un ripostiglio di post poco efficaci.


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Apro altri social network?

Si, si può fare, ma tenendo presente che poi sono da aggiornare e da rispondere ad eventuali commenti o messaggi privati.

Chi gestisce la community?

creare una community nei social network

Troppo spesso si pensa a quante pubblicazioni fare, ma non c’è mai una gestione dei commenti.

Le persone scrivono interessate e nessuno risponde.

Ritornando quindi quanto pubblicare nei social, la risposta completa è: poco, paradossalmente anche una volta al mese (che ovviamente forse è troppo poco :-), ma rispondere sempre a chi interagisce o chiede informazioni nella tua pagina.

Poi si vedono questi post con commenti di persone che chiedono informazioni e rimangono senza risposta.

Cosa penseranno le altre persone vedendo quel vostro contenuto abbandonato? “Qui non risponde nessuno, meglio non perdere tempo?”

In casi più gravi ho letto di utenti che deridevano l’azienda e nessuno che rispondeva. 
Rispondere sempre a chi ti dedica del tempo, in caso contrario meglio chiudere i social network. Ricordiamo che sono ambienti sociali, non luoghi dove fare post 🙂

Esiste un flusso di analisi, piano editoriale, sviluppo dei contenuti e successiva distribuzione?

flusso dati grazie ai social network

Questo ultimo punto è il più interessante (secondo me).

Per avere una presenza nei social network davvero impattante è importante tenere presenta una giusta analisi iniziale, avere degli obiettivi e un piano editoriale e sviluppare poi i contenuti.

Come devono essere sviluppati questi contenuti per i social media?

Devono avere un impatto positivo su chi li sta guardando, quindi che siano graficamente inerenti, interessanti e riconducibili all’azienda. Per quanto riguarda i video è importante che siano professionali e ben realizzati (ad esempio che non siano tutti mossi o pixellati). Per quanto riguarda i testi: che siano completi, giusti per il target, professionali (che non vuol dire dare del “Lei”) e piacevoli da leggere!

Dopo aver fatto tutto questo è indispensabile avere un’importante distribuzione.

Mi spiego meglio.

Abbiamo realizzato un video per YouTube. Ci abbiamo impiegato due giorni per realizzarlo, tra montaggio ed editing. Lo pubblichiamo e abbiamo 24 visualizzazioni in un mese.

Chiaramente manca la distribuzione in questo caso 🙂

Realizziamo un post per Instagram e abbiamo una copertura di 90 persone.
Manca la distribuzione anche in questo caso.

O hai una community, o la devi creare e/o ti aiuta l’advertising. Ma da qualche parte devi avere visibilità perché è inutile e praticamente dannoso investire tempo per creare contenuti e risorse e poi nessuno che le vede, che possa interagire e così via.

In questo caso diventa uno spreco di tempo, risorse e budget.

Quanti post pubblicare al giorno?

quanti post fare al giorno
Quanti post fare al giorno su Facebook io Instagram

Ritorniamo alla domanda principale: quanto pubblicare.

Una pubblicazione giornaliera può aver senso?

La risposta è sempre dipende: personalmente penso deve essere tutto rapportato.

Hai possibilità di realizzare 3 post al giorno per 30 giorni per tutti i mesi per più piattaforme?
Bene. Mi auguro che tu sappia quello che stai facendo e come lo stai facendo.

Hai la possibilità di realizzare un video a settimana per il tuo canale Youtube? Se la risposta è “no”, puoi pensare di realizzarne uno al mese.

Non realizzare un video e poi lasciar morire il canale. Sicuramente non porterà risultati alla tua attività e può essere controproducente in quanto altri vedranno un canale abbandonato.

Riassumendo:

Ogni quanto pubblicare su Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter, Tik Tok, YouTube ecc?

Ogni quanto pubblicare su Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter, Tik Tok, YouTube

Quando hai qualcosa da dire, quando quello che hai da dire è comunicabile su quel determinato ambiente sociale e ricorda la distribuzione.

Conclusione sulla frequenza di contenuti nei social network

Come epilogo è giusto far presente alcune considerazioni.

Non siamo qui per attaccare nessun collega, nessuna attività o criticare il lavoro svolto sino ad ora.

Fare 3 post al giorno

Nel 2008 era assolutamente produttivo fare 3 post al giorno su Facebook. C’era una ottima visibilità gratuita e le conversioni erano molto interessanti. Internet e anche i social network si evolvono e cambiano, così le strategie e la modalità di stare in questi ambienti sociali. Ad oggi può avere ancora senso fare 3 post al giorno in base a quanto abbiamo visto sino ad ora.

Zero interazioni nei social network

Ci sono realtà che NON hanno interazioni visibili nei social, ma sono un asset importante per quanto riguarda la visibilità, la vendita o l’acquisizione di contatti.

Cioè: i post sembrano che abbiano interazioni nulle, non si vedono like, commenti e condivisioni, ma tramite tracciamenti avanzati è possibile sapere che un utente, tramite la piattaforma di Facebook (ad esempio) vi ha contatto via email. Quindi sembrano pagine “vuote/morte” ma in realtà sono pagine gestite bene per l’obiettivo che hanno.

Social network canali marginali

Esistono realtà che più di altre hanno importanti canali di comunicazioni e sbocchi commerciali tramite il mondo dei social network. Altre attività invece utilizzano altre tipologie di strategie e i social sono un canale marginale.

Ma ricordiamo sempre: diversificare i vari punti di “approvvigionamento rispetto all’obiettivo” è basilare. Se domani la “strategia A” subisce un contraccolpo, magari saranno i social a risollevare la situazione. Quindi avere sempre più punti di ingresso è la migliore strategia attuabile.

Gli altri utilizzano di più Instagram e Linkedin

Non guardare quello che fanno gli altri: magari hanno iniziato nel 2008 a gestire quella pagina Facebook. Tu parti ora. Prima di avere un risultato simile, anche solo lontanamente, dovrai lavoraci anni e investire tanti quattrini.

Riassunto generale: quanto pubblicare sui social

Pubblicare quanto è nelle facoltà dell’attività e fare in modo di avere il massimo ROI (ritorno dell’investimento) possibile da questa operazione. Questo è il miglior investimento che la tua attività possa fare.

Se pensi che l’attività di comunicazione realizzata per la tua attività possa essere migliorata, contattaci così da scoprire se possiamo esserti d’aiuto con una consulenza singola, o se ci sono le basi per realizzare una strategia insieme; saremo ben lieti di valutare una collaborazione.


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