Budget in Marketing e Pubblicità
I nuovi trend digitali, i progressi tecnologici, l’evoluzione delle piattaforme legate all’advertising, sono solo alcuni dei parametri da considerare in ottica di definizione del budget marketing 2023.
E tutto questo prescinde dal tipo di attività di business di cui ti occupi, perché nel 2023 investire nel marketing aziendale strategico vuol dire investire nel successo potenziale della tua azienda. Per raggiungere nuovi livelli di crescita è necessario rendere alta l’attenzione rivolta alla stipulazione a alla gestione del budget aziendale da dedicare proprio al marketing.
Una volta determinato il tuo pubblico di destinazione, identificati gli obiettivi, i competitor e i canali sui quali investire è importante capire le dinamiche che muovono le scelte dell’utente finale sia in campo B2B che in quello B2C.
Budget Marketing B2C e B2C
Attualmente in un panorama B2C le persone tendono ad investire su beni di largo consumo in cui gli acquisti sono necessari e per i viaggi, i pasti fuori casa e le esperienze che risentono ancora della repressione della domanda post-covid.
Ciò si evince chiaramente dall’analisi riassunta in questo schema [fonte] basata sui dati del Regno Unito e da questa panoramica decisamente esaustiva in merito alle tendenze d’investimento delle persone nel 2023 fornita, anche in questo caso, dalla società di consulenza internazionale OC&C.
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E per quanto riguarda il B2B?
Dopo un’attenta pianificazione, calibrare il budget da investire nel marketing in base agli obiettivi che desideri raggiungere e alle dimensioni dell’azienda potrà migliorare notevolmente il ROI complessivo della tua attività (ritorno dell’investimento).
Premessa fondamentale: il processo di vendita nel B2B ha logiche molto differenti rispetto al B2C, ne abbiamo parlato anche qui.
Proprio a questo proposito trovo interessante condividere con te questa interessante ricerca di CMO che attraverso i suoi survey (sondaggi) raccoglie e diffonde le opinioni dei leader del marketing.
Come si evince dalla tabella inserita di seguito, il budget investito nei prodotti/servizi B2B e nei prodotti/servizi B2C ha percentuali che palesano un pattern condiviso da molti esperti del settore e da fonti autorevoli [fonte] la conclusione è stata molto coerente.
Una buona regola è quella di investire tra il 5% e il 10% del fatturato in pubblicità per ottenere il massimo ritorno sull’investimento, qui trovi l’approfondimento completo per capire quanto investire in marketing e pubblicità.
Budget Marketing: Percentuali di investimento e ROI
Budget Pubblicitario: come suddividerlo
Ma nel mare magnum di startup, business avviati e aziende di successo, ognuno ha una storia a sé e anche se solitamente con un 5% di investimenti si mantiene la propria quota di mercato e dal 10% in poi si può aumentare il fatturato, ogni azienda stabilisce percentuali di investimento che secondo studi recenti risulterebbero non abbastanza alte, perdendo così grandi opportunità redditizie.
Ce lo spiega uno studio di Nielsen. La società americana di informazioni, dati e misurazione del mercato, in questo grafico che ti mostro sottolinea l’evidente sotto investimento in pubblicità a livello globale, prendendo come riferimento Europa, Nord America, America Latina e Asia Pacifica.
Il risultato? Più si è al di sotto del 5%, minore è il ROI (ritorno dell’investimento).
Dalla mia esperienza professionale diretta e pluriennale nel campo del marketing e della comunicazione, penso che siano tre i diktat principali da definire in ottica di strutturazione del budget marketing:
- l’investimento previsto per mantenere una buona frequenza di interazioni con i clienti già attivi;
- Il budget per l’acquisizione di nuovi clienti;
- l’investimento pubblicitario che genera un nuovo cliente.
Budget Marketing esempio
Come determinare il budget di marketing?
Come calcolare il budget pubblicitario giornaliero, settimanale, mensile, annuale?
A questo proposito voglio darti alcuni numeri esplicativi. Si tratta di semplici operazioni matematiche.
Per avere un nuovo cliente è necessario investire100 euro? Allora l’operazione sarà:
100 euro = nuovo cliente.
Quindi per avere 100 nuovi clienti l’anno: 10.000 euro (100 euro x 100 nuovi clienti)
Questo è l’unico reale ragionamento da fare.
Che obiettivo c’è? Che budget ho a disposizione per raggiungerlo?
Scopri a quanto ammonta la cifra per generare un nuovo cliente per la tua attività!
Budget pubblicitario: La regola del 40:60 nella pubblicità
E che dire della regola 40:60 nella pubblicità?
Considerata la strategia d’equilibrio ottimale tra marchio e domanda è oggi stata declassata, in particolare secondo le analisi del professor Byron Sharp, esperto di marketing che suggerisce di essere sempre attivi con la pubblicità [Fonte], investendo sulla costruzione del marchio a lungo termine per rappresentare la soluzione giusta al momento giusto per i clienti intenti a compiere una scelta come quella relativa all’acquisizione di un prodotto e/o di un servizio.
Inoltre il gran numero di variabili da prendere in considerazione con questa regola sono davvero tante e piuttosto ostiche da valutare:
- Settore di appartenenza
- Lancio di nuova variante prodotto/servizio
- Lancio di un sotto marchio
- Valutazione d’entrata in una nicchia di mercato
- Valutazione di rimanere o meno nel medesimo mercato con il medesimo prodotto/servizio
- Previsione della tipologia di conversione e/o di un abbonamento mensile/annuale/random
- Valutazione del prezzo del nostro prodotto/servizio rispetto al mercato
- Valutazione delle dimensioni dell’attività rispetto ai diretti competitor.
In base a queste variabili (e vi assicuro che sono tantissime) questa percentuale 60:40 è soggetta a modifiche con estremi di 90% per il branding e 10% per nuovi clienti o viceversa.
C’è da perdersi, vero? Assicurati di rivolgerti sempre a professionisti del settore per ricevere una consulenza mirata e competente su queste e altre variabili da tenere in considerazione per l’avvio del tuo business.
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Come calcolare il ritorno dell’investimento sul branding?
Determinare un budget pubblicitario adeguato
Non è così immediato calcolare il ROI (ritorno dell’investimento) di una campagna di marketing senza integrarlo nel calcolo complessivo della linea di business.
È difficile soprattutto perché si basa su metriche non monitorabili.
Una soluzione che ho avuto modo di valutare, mettere in campo e apprezzare negli anni, è quella di fare un passo indietro rispetto alle metriche ed esaminare gli obiettivi iniziali che hanno formato l’intento originale.
Ecco alcuni parametri da prendere in considerazione per poter valutare l’investimento in un quadro complessivo:
- L’acquisizione clienti è migliorata?
- La percentuale di clienti persi è diminuita?
- È aumentato lo scontrino medio?
Una volta verificati questi asset, in un’ottica del “prima e dopo” è possibile valutare con più chiarezza il ritorno d’investimento sul branding.
E se è vero che “Il brand è quello che le persone dicono di te quando non sei nella stanza”(Jeff Bezos) è evidente che investire nel branding può rappresentare la vera chiave di volta per la nostra attività.
Come farlo al meglio? Affidandosi ad esperti nel settore capaci di concretizzare il tuo sogno imprenditoriale in una realtà concreta, dai risultati tangibili.
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